IL GENERE CATTLEYA
di Claudio Frenez
La maggior parte delle Cattleya proviene dalle soleggiate foreste dell'America tropicale, soprattutto dal Brasile e dal Costa Rica, dove in grandi colonie trovano il loro habitat ideale. Queste piante epifite non disdegnando nemmeno di crescere in radure ai margini della foresta, completamente esposte ai quotidiani forti acquazzoni, ma anche soggette a lunghi periodi di siccità.
Il nome deriva dal un famoso collezionista di orchidee inglese, William Catley.
Molto spesso questo genere viene utilizzato dall'uomo per creare splendidi ibridi incrociandolo con i generi Brassavola, Laelia, Sophronitis ed Epidendrum.
La Cattleya ha per me un fascino particolare: ogni spata (la guaina che nasce dall'apice dello pseudobulbo e dalla quale si sviluppano i boccioli) è come uno scrigno con all'interno un piccolo tesoro. Ma quante delusioni prima di capirle, prima di comprendere come si coltivano, quando e come si rinvasano, ma soprattutto di quanto sia fondamentale per loro la luce!
L'importane è non arrendersi, infatti serve molta pazienza, perchè, come ho sentito dire da un coltivatore, "loro ci parlano" e noi tante volte non sappiamo ascoltare.
Le mie numerose Cattleya, hanno passato la primavera, tutta l'estate e parte dell'autunno appese agli alberi in giardino, beneficiando anche dei raggi mattutini del sole. Durante tutto il periodo di crescita vegetativa ho bagnato facendo attenzione che il substrato si asciugasse bene tra un'annaffiatura e l'altra, ed ho concimato abbondantemente. Così le piante hanno sviluppato e maturato dei grossi pseudobulbi, tutti portatori di spate gonfie di piccoli boccioli. Essi non hanno mai interrotto la loro crescita, lenta ma costante, un po' alla volta sono usciti dalla spata, si sono sviluppati. Ora le mie Cattleya, ritirate in veranda per l'inverno, sono nella maggior parte in fiore, altre lo saranno in alcune settimane. Dopo aver fiorito, alcune specie, inizieranno il loro riposo invernale.
Un consiglio per chi vuole iniziare a coltivare queste bellissime orchidee: meglio cominciare scegliendo le specie che portano più di una foglia per pseudobulbo, l'esperienza infatti mi ha insegnato che queste sono un po' più facili.
Un saluto Claudio