LYCASTE LASIOGLOSSA
di Claudio Frenez
Ritorniamo dopo un po', ma con lo stesso entusiasmo, ad illustrare i metodi di coltivazione delle nostre orchidee in questa nostra apposita rubrica intitolata "Uno sguardo su…”. Come sapete questo spazio è aperto a tutti quanti vorranno condividere le loro fioriture ed illustrarci il proprio metodo di coltivazione, in modo da potersi confrontare (magari scoprendo che adottiamo sistemi diversi per la stessa la specie in questione!)
Questo "Uno sguardo su…” è dedicato alla fioritura di una specie molto bella di orchidea, quella delle Lycaste, precisamente della Lycaste lasioglossa.
Nella coltivazione di questa orchidea ho inizialmente commesso un paio di grossolani errori. Il primo è stato quello di non documentarmi in modo approfondito sulle esigenze di coltivazione della specie e sul gruppo di appartenenza della lasioglossa. Non sapendo questo, ho commesso il secondo grave errore: ho annaffiato durante il suo rigido riposo invernale. E così la stavo quasi perdendo per un gravissimo marciume radicale, con la conseguente perdita di uno pseudobulbo.
Ma si sa che le orchidee ti perdonano qualche errore e non finiscono mai di stupirci per la loro voglia di vivere.
Questa Lycaste è stata acquistata due anni fa da Roellke in occasione di una visita alla mostra di Guido De Vidi a Bussolengo (Flower), aveva quattro pseudobulbi e solo due foglie sull'ultimo.
Dopo le vicissitudini invernali e i marciumi vari, ha avuto il suo periodo di riposo in primavera (anziché in inverno), a maggio con grande sorpresa ha fatto una nuova e bella vegetazione. Nel frattempo all'interno del vaso le piccole radici in crescita si davano da fare portando nutrimenti al nuovo arrivato.
Durante l'estate è stata posizionata all'esterno senza sole diretto, annaffiature regolari con fertilizzazioni ogni due annaffiature. Due belle foglie stavano ad indicare il buono stato di salute.
Per essere più precisi, devo dire che la pianta dopo un po' è stata spostata il un luogo nettamente più luminoso, questo per dare maggiore consistenza alle foglie che altrimenti tendono a spezzarsi lungo le nevature.
A settembre il grande evento: sono spuntate sei infiorescenze, ma ad ottobre, al rientro in veranda, è subito marcito il bocciolo più maturo (evidentemente stava meglio fuori!). Gli altri però hanno continuato nella loro crescita, ed ora uno alla volta si stanno aprendo per una bellissima e duratura fioritura.
Queste sono le orchidee, piante che sanno contraccambiare le amorevoli cure che dedichiamo loro, a patto però che non si ricommettano gli stessi errori… "Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”!
Concludo con un rammarico, quello di non aver scoperto prima queste bellissime orchidee. In ogni caso sono già alla ricerca della Lycaste schinneri e della schinneri var. alba… fantastiche!!!
Un Grandissimo saluto Claudio